Dopo la laurea in architettura al Politecnico di Milano ho lavorato a Milano ed a Londra per
diversi studi professionali occupandomi per lo più di progetti residenziali privati e commerciali
(ristoranti e piccoli uffici).
La mia esperienza all’estero, nei Paesi Bassi oltre che nel Regno Unito, mi ha permesso di entrare
in contatto con persone e culture diverse che mi hanno aiutato a vedere il mondo con altri occhi.
Ho imparato così ad ascoltare e cercare sempre il punto di vista "altro" sperando, in questo modo,
di avvicinarmi quanto più a capire le necessità altrui e, con il mio lavoro, a soddisfarle.
Negli ultimi anni mi sono avvicinata anche allo studio del Feng Shui tramite (e soprattutto grazie a) l’Associazione Kan Yu e la Scuola di Creative Feng Shui. Ho partecipato attivamente, nel febbraio 2019, al V Congresso Nazionale di Feng Shui organizzato dall'associazione a Bologna offrendo brevi consulenze personalizzate ai partecipanti. Nel mio piccolo cerco di diffondere la conoscenza di questa materia organizzando brevi incontri introduttivi e, soprattutto, tramite le consulenze su lavorativi e residenziali di cui mi occupo.
Ho personalmente sperimentato come questa antica disciplina cinese possa essere un prezioso strumento di lettura del nostro contesto quotidiano e quindi, come con giusti e mirati interventi, si possa migliorare notevolmente l’ambiente in cui ci muoviamo, affinché ci dia il giusto sostegno e faciliti il raggiungimento dei nostri obiettivi.
Mi è sempre interessato percepire l'incidenza che ogni singolo spazio progettato apporta al
tessuto vitale della città e all’individuo. Per questo ho scelto di studiare Architettura, per la
sostanza olistica della materia e per le relazioni che l’ambiente costruito può intessere con il suo
intorno e le nostre vite quotidiane.
Credo che per una buona progettazione sia indispensabile sia l’approccio tecnologico e scientifico
che la capacità di collaborare, professionalmente e socialmente parlando, tenendo conto
dell'impatto ambientale, psicologico ed ecologico (in senso lato) del proprio operato.
La progettazione subisce profondamente le influenze del contesto sociale, urbanistico, storico in
cui opera così come le idee, le emozioni, lo studio, la bravura, l'Arte del progettista.
È indispensabile però sapersi confrontare con le esigenze del committente così come con i limiti
reali, le leggi, le scelte tecnologiche.
L'Architettura così restituita sarà destinata ad influenzare altrettanto profondamente le persone,
l'ambiente (urbano e naturale), il tempo presente e futuro che viviamo.
Come diceva Giancarlo De Carlo "l'Architettura è troppo importante per essere lasciata agli
architetti".
Un architetto da solo può fare poco, ma se sa osservare e ascoltare può reagire ed arricchendosi
arricchire.
I bravi architetti dovrebbero essere un po' artisti, tecnici, teorici, sociologi, psicologi, scienziati,
urbanisti, matematici, poeti ...
Non mi ritengo un'artista, spero di non essere troppo teorica, mi "attraggono" i dettagli (questo
si) ma soprattutto credo di essere una buona osservatrice.
Mi piace progettare e mi piace farlo bene, per me stessa e per gli altri.